Il TG5 sionista

Ho deciso di chiamare l'articolo in questo modo perché, da un anno e mezzo a questa parte, i principali media mainstream, quindi Rai, Mediaset e La7 (e ovviamente i principali giornali nazionali, quindi il Corriere, la Repubblica, Libero, ecc), hanno preso una posizione a totale difesa di Israele per i crimini di guerra ed il massacro in corso nello Stato di Palestina.
In particolare, ogni volta che vi sono dei bombardamenti israeliani, la notizia passa inosservata oppure viene minimizzata tantissimo, e questo non va bene.

Un evento assurdo è stato quello del TG5 delle 8 del mattino, in data 23 maggio, in cui viene presentata la notizia dell'assassinio di due membri dell'ambasciata israeliana a Washington, con testuali parole: «il dolore e lo sgomento del mondo sono rivolti all'attentato a Washington».
Ciò che mi lascia disgustato dalla narrazione dominante (giornali e telegiornali), è che appena c'è una persona morta, appartenete allo stato di Israele, si pompa tantissimo la notizia facendo credere all'ascoltatore che c'è un pericolo di ritorno all'antisemitismo del Novecento. Mentre, quando c'è da dare una notizia sulle morti palestinesi, come già scritto in precedenza, la notizia non viene data, oppure viene minimizzata tantissimo e fatta passare come cosa buona e giusto, tanto ci fanno credere che i palestinesi sono terroristi, antisemiti e assassini (sempre per quanto riguarda i fatti del 7 ottobre 2023), e quindi è giusto eliminarli.

Ecco come si è infiltrato il sionismo nella stampa nazionale. In particolare, dal 7 ottobre 2023:
- Più di 2.000.000 di palestinesi sfollati
- Più di 60.000 persone uccise

- Più di 120.000 feriti
- Più di 42.000 sono rimasti orfani
- Carestia dall'inizio di marzo per volontà di Netanyahu
- Oltre il 90% delle abitazioni distrutte o gravemente danneggiate
- Oltre 200 giornalisti uccisi
- Oltre 1300 medici/infermieri uccisi
- Oltre 400 attacchi contro strutture mediatiche
- Molteplici bombardamenti a strutture sanitarie
- Genocidio in atto (come quello Ebreo del Novecento)

Però, la tragedia più grave di cui parlare è l'uccisione di due persone in un'ambasciata negli USA, piuttosto che di un genocidio che dura da più di un anno e mezzo, con la totale complicità dei Governi occidentali, compreso il nostro.


di Francesco Arcangeli

Commenti

Post più popolari